MUST VS HAVE TO.

L’ importanza di distinguere.

I verbi must e have to, seguiti da un verbo all’infinito senza il to, sono le forme più comuni per tradurre il verbo italiano dovere. Molteplici altre forme alternative non sono qui discusse.

Il verbo dovere esprime tipicamente obbligo, necessità, opportunità, avvenimento futuro ecc.  Questi significati possono essere originati  all’ “interno” (1)  – termine semplificato qui usato per indicare una situazione condivisa dal parlante –  oppure imposti dall’ “esterno” (2), in una situazione subita dal parlante,  imposta da terzi o considerata in modo oggettivo ecc.

Per evitare gravi malintesi  è quindi necessario differenziare l’uso di must da have to. Esempi:

  • I must work on Sundays         (1)
  • I have to work on Sundays   (2)

L’uso dell’una o dell’altra forma inglese manifesta quindi la posizione su quanto dichiarato, fermo restando che – come può avvenire – la scelta dell’una o dell’altra forma  potrebbe essere non sempre spontanea.

La delicatezza della questione è tuttavia  evidente in una notizia  – ad esempio – che un reporter  dei  media  potrebbe dover dare e che acquista valenze assolutamente diverse a seconda dell’uso del verbo must-have to :

  • The prisoners must be executed         (1)
  • The prisoners have to be executed    (2)

Nel caso (1) viene espresso il consenso, l’opinione favorevole di chi parla, che quindi apertamente dichiara di essere d’accordo con quanto dovrà avvenire. Nel caso (2) viene data un’informazione annunciante un evento programmato, stabilito da altri, sul quale non è espresso alcun giudizio esplicito: la notizia è riportata in modo oggettivo.  L’uso dell’una o dell’altra forma verbale ha quindi valenza  “politica”.

Altri esempi della quotidianità il cui senso più vero sarà interpretabile nel contesto dato:

  • I must go home       (1)       (intenzione deliberata)
  • I have to go home  (2)       (necessità subita)
  • I must stop drinking          (decisione d.parlante)
  •  I have to stop drinking    (consiglio del medico)

Verbi e aspetti correlati.

Must . Solitamente si riferisce non tanto ad un’azione conclusa, quanto tipicamente a venire. E’ quindi un verbo “orientato al futuro”  non adatto per indicare il passato. In tal caso si userà  have to, azzerando così le differenze di valori semantici prima discusse. Es.  I had to go home.

Have , come verbo ausiliario. Il verbo have può  essere ausiliare (es.: You have gone), comunemente usato per la formazione dei tempi composti.  Per le forme negativa, interrogativa e interrogativa-negativa  non richiede un altro ausiliare (do): ciò risulterebbe nell’insieme di ben due verbi ausiliari (have + do) ! Si usa quindi  la sola negazione not e l’inversione come applicabile. Es. :

  • Have you gone ?
  • You have not gone.
  • Have you not gone?

Have, come verbo non ausiliario. E’ sì verbo di possesso, ma traduce anche moltissime altre locuzioni verbali come prendere, fare, trascorrere ecc.  (I have many friends, I’ll have a sandwich, we had a long walk, I had my holidays ecc.). Come verbo convenzionale a tutti gli effetti necessita quindi dell’ausiliare  do per  la negazione, l’interrogazione, l’ interrogazione-negazione: Do you have many friends ? We dindn’t have a long walk ecc.

Have got to. Traduce avere, anche con una certa valenza enfatica. Al pari di have ausiliare non vuole l’ausiliare do per le forme negativa, interrogativa e int. neg.  Es.:   You have got many friends, You haven’t got … Have you got many…?  E’ usato con il significato di dovere, come il verbo have to, specialmente per indicare avvenimenti  futuri  già programmati:  I’ve got to leave for a meeting next week.
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Note.
(1) decisione autonoma del parlante, necessità condivisa ecc.
(2) stato di necessità subita, dovere imposto, consiglio ecc.
Nel caso di domande (1) e (2) si riferiscono non al parlante ma all’ascoltatore.

Roberto Maritan
Rev. 150703

A cura di Roberto Maritan