CONSIGLI PER LO STUDIO.

Sostenere una conversazione in lingua straniera.

Sostenere una conversazione in lingua straniera non è frutto di improvvisazione ma è il risultato di un costante lavoro preparatorio. Non potrete mai iniziare una conversazione in lingua straniera se non avrete creato le opportunità per prepararvi a tale occasione!

Parlate da soli: parlatevi da soli (Talk to yourself !) Quando camminate, quando aspettate i mezzi pubblici, quando guidate l’auto, quando osservate quello che accade attorno a voi, quando badate alle faccende domestiche o fate la doccia ecc. potete improvvisare monologhi e dialoghi immaginari. Descrivete quello che indossate, che vedete, immaginate di raccontare quello che state facendo, come sono i vostri amici, riassumete le attività della giornata o quelle che avete in programma. Le occasioni non mancano.
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Praticare con voi stessi vi aiuterà a:

  •  identificare e arricchire il vocabolario che occorre a voi (ognuno utilizza un proprio vocabolario personale),
  • organizzare il vostro pensiero e la vostra esposizione verbale,
  • esercitarvi e rendervi sciolti nella pronuncia,
  • provvedere agli approfondimenti necessari,
  • acquisire familiarità con la lingua straniera, sebbene in una situazione soggetta ai limiti dell’autoverifica.

Se non conoscete i vocaboli che vi occorrono usate perifrasi, sinonimi: puntate a comunicare il senso di quello che dovete dire. Badate ai concetti piuttosto che alle parole che usate: la ricerca di una parola che vi sembra adatta spesso è a detrimento della comunicazione. Può non avere equivalenti nella lingua straniera  e rivelarsi improduttiva. Annotate i vocaboli che vi sembrano più utili. Ne basta imparare qualcuno al giorno: tre vocaboli al giorno sono più di mille vocaboli all’anno ! Molte parole saranno anche facili da ricordare per varie ragioni.  Siate rilassati, non stressatevi e non siate troppo severi con voi stessi.

Provate a rimodulate anche il vs. pensiero, le vostre frasi italiane trasformandole in una sequenza di frasi semplici, lineari, essenziali, senza incisi, senza frasi subordinate ecc. Fate pulizia mentale. Sulla base di questo materiale “bonificato”: imparerete a pensare in modo essenziale e a migliorare la comunicazione sia nella vostra lingua che in quella straniera. Potrete anche fare molti errori ma con l’esercizio velocizzerete la capacità di esprimervi facilmente e in modo corretto.

Verificate i dubbi sull’uso della lingua e della grammatica: ciò vi porterà ad approfondimenti che lasceranno traccia nella vostra memoria. Imparerete talmente tante cose che vi meraviglierete dei vostri progressi.

Se avete incertezze di pronuncia leggete le mie dispense o seguite i miei workshop (www.corsodifonetica.com). Consultate la trascrizione IPA su un dizionario: è possibile che dopo un po’ riuscirete anche a divertirvi.

Quando poi dovrete sostenere una conversazione in lingua non emozionatevi. Buttatevi: siate arditi ! Sfruttate ogni occasione. Solo in 1 caso (al massimo !)  su 10 il vostro interlocutore straniero sarà linguamadre  (*) in tutti gli altri 9 casi potrà avere le stesse vostre esitazioni. Tra di voi si creerà un clima di simpatia e di complicità nel condividere eventuali debolezze linguistiche. Qualora, invece, il vostro interlocutore sia linguamadre il vostro sforzo sarà senz’altro comunque apprezzato e incoraggiato.

Praticate un po’ tutti i giorni e non tanto in una volta sola: “la goccia scava la roccia!” (Un secchio d’acqua invece no !). Non avete scuse…

Comunicatemi le vostre esperienze.

Abbiate fede.

Roberto Maritan

(*)  Eaborazione dello scrivente dei dati pubblicati su  English Next,  David Graddol – The British Council, 2007.


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A cura di Roberto Maritan